Scrivere ascoltando musica è per me un’abitudine.
La musica m’ispira la scrittura e la scrittura mi riporta alla mente la musica che mi è rimasta dentro. I pezzi che trovi qui elencati sono quelli che ho ascoltato maggiormente durante il periodo in cui ho scritto questo romanzo. Alcuni sono stati così pressanti che sono finiti proprio tra le pagine della storia! Altri sono rimasti nel sottofondo delle parole.
Ogni link apre il corrispondete video su Youtube. Buon ascolto!
- “Private investigation” – Dire Straits
- “Putesse essere allero” – Pino Daniele
- “Ostinatamente” – Niccolò Fabi
- “The end” – Doors
- “Senza parole” – Vasco Rossi
- “Persone silenziose” – Luca Carboni
- “Estranei” – Luca Carboni
- “Break on through” – Doors
- “Brava” – Vasco Rossi
- “Estate” – nella versione di Joao Gilberto
- “Anima fragile” – Vasco Rossi
- “Ed ero contentissimo” – Tiziano Ferro
- “L’autostrada” – Daniele Silvestri
- “Si comincia dalla sera” – Biagio Antonacci
- “Iris (tra le tue poesie)” – Biagio Antonacci
- “Per ricordarmi di te” – Sergio Cammariere
- “Sono già solo” – Modà
- “La canzone dell’impossibile” – Sergio Cammariere
- “Costruire” – Niccolò Fabi
- “Almost blue” – Chet Baker
Roberta Marcaccio dice:
anche io scrivo con la musica, di solito ad alto volume direttamente nelle orecchie, mi serve per isolarmi dal mondo, collegarmi con la mia anima e raccogliere le sue percezioni, le sue sensazioni e tradurle in parole che graffiano il cuore e fanno tremare….
Massimo Petrucci dice:
Ciao Roberta,
è vero, la musica isola dal mondo e ciò, qualche volta, è una cosa positiva, specialmente se permette di essere creativi.
La musica è qualcosa di ancestrale, istintivo e parla direttamente all’anima…